martedì 13 novembre 2007

Perchè ci odiano



Ho da poco finito di leggere questo libro che consiglio vivamente; esso è, purtroppo, tremendamente interessante.
L'autore riesce in maniera semplice a dimostrare la particolare definizione che il governo USA da del terrorista: terrorista non è chi uccide civili per motivi politici, ma terrorista è chi uccide civili per motivi politici e non fa gli interessi degli USA.
Di seguito riporto la quarta di copertina.

Potrei chiamarli terroristi perché vengono nei nostri Paesi con il loro potere grande e fanno queste cose e le fanno in tutto il mondo. Ma per me sono semplicemente degli assassini.
Rufina Amaya, unica sopravvissuta di 1200 contadini massacrati in Salvador da terroristi addestrati e armati dagli americani, e mai puniti.

Le menzogne uccidono. Ci sono le prove, le testimonianze, i documenti. Basta cercare. È quello che ha fatto l’autore di questo libro utilizzando fonti “non sospette”, spesso Top Secret: cioè quelle ufficiali americane, inglesi, israeliane che dimostrano come il terrorismo occidentale, ben prima di Bin Laden e su scala assai maggiore, sia stata l’arma principale di questi Paesi per imporre un ordine mondiale fondato sulla sopraffazione e la violenza.
Da decenni. Da quando i sionisti e gli israeliani in Palestina, gli americani e gli inglesi in Medioriente, Indonesia, Africa e America Latina, con l’aggiunta della Russia in Cecenia, si sono resi responsabili di immani massacri, pulizie etniche, attentati, assassini e repressioni. Milioni di innocenti perseguitati, torturati e ammazzati da quelli che oggi guidano la “Guerra al Terrorismo”. Crimini rimasti non solo impuniti, ma spesso spacciati come giusta difesa del “mondo libero” occidentale, e che sono la vera fonte dell’odio dei fanatici che oggi ci attaccano.

Paolo Barnard è stato corrispondente dall’estero collaborando con i maggiori quotidiani italiani. Ha realizzato per la trasmissione “Report” (Rai 3) inchieste dedicate alla globalizzazione, al terrorismo internazionale, alla new economy. Attualmente collabora con Rai Educational. Ha curato per la Bur il libro di Bartoccioni, Bonadonna e Sartori, Dall’altra parte.